Guiglia: Casona - Via Castiglione - Guiglia - Rocchetta


Itinerario vario attraverso la valle del Panaro al confine del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina. Bellissimi boschi intervallati da campi, a metà del percorso interrotto dal pittoresco borgo di Guiglia. La passeggiata inizia dal parcheggio di Ponte Casona. Percorriamo un po' in salita su Via Ponte Casona e poi svoltiamo a sinistra in via Castiglione. All'inizio è una strada asfaltata, ma presto diventa una strada sterrata. Via Castiglione ora si snoda lungo il Panaro senza grandi saliscendi. Abbiamo sempre una vista del Panaro alla nostra sinistra. Questa parte del Panaro è caratterizzata dalla presenza dei calanchi. Ad un certo punto arriviamo ad un ponte su un ruscello dove andiamo a destra su un sentiero (a poco meno di 3 km dall'inizio). Il sentiero segue la valle di questo ruscello e attraversa boschi misti di latifoglie con talvolta ginepro. Nel ruscello a volte ci sono piccolissime cascate. Ho anche visto qualcosa che sembravano travertine. Lasciamo il sentiero lungo il torrente dopo circa 700 metri per poi proseguire su strade prevalentemente sterrate fino a Guiglia. Camminiamo ancora principalmente nei boschi. Arrivati a Guiglia passiamo prima l'Oratorio della Beata Vergine di San Luca, copia in miniatura del santuario bolognese. L'oratorio accoglie le tombe dei Montecuccoli. Nel paese vediamo l'immagine di una aquila su molti degli edifici storici. Questo si riferisce allo stemma dei Montecuccoli. Entriamo quindi in Guiglia da una antica porta della città e subito dopo vediamo la Torre dell'Orologio sulla nostra destra. Proseguiamo ancora un po' e poi arriviamo al castello che fu proprietà dei Montecuccoli per quasi due secoli. C'è un tavolo da picnic nel cortile del castello. Da qui proseguiamo su Via Roma fino a Piazza Belvedere da dove abbiamo un bellissimo panorama. Nelle giornate limpide possiamo vedere le Alpi. Di fronte alla piazza su via Roma si trova la bella chiesa parrocchiale di San Geminiano, costruita in stile neoclassico. In questo luogo c'è un mercato settimanale la domenica mattina. Si lascia quindi il paese e si percorre nuovamente una zona boscosa fino a Rocchetta. Strada facendo attraversiamo una sorta di valle con un piccolo ruscello dove c'è un clima particolarmente fresco e umido e dove troviamo felci Lingua di cervo. Poco prima di arrivare a Rocchetta vediamo un autentico lavatoio. Anche i lavatoi restano a testimoniare aspetti di vita e cultura contadina oggi del tutto scomparso. Provengono da un tempo in cui l'acqua non arrivava ancora nelle stalle e nelle case e l'ora dell'approvvigionamento, del bucato e dell'abbeverata rappresentava anche un momento di incontro e socializzazione per gli abitanti delle contrade rurali. Dalla chiesa della Rochetta abbiamo un bel panorama dove si vedono in lontananza i Sassi di Roccamalatina. Dopo Rocchetta attraversiamo un terreno agricolo aperto e poi proseguiamo ancora nel bosco. Scendiamo gradualmente al Panaro. Nell'ultimo tratto entriamo nuovamente in una zona calanchiva prima di raggiungere la via Fondovalle. Poco prima di via Fondo valle il sentiero scende abbastanza ripido per un brevissimo tratto ed è mal tenuto. Questa è l'unica parte della camminata che potrebbe essere un po' complicata. Una volta arrivati su via Fondovalle percorriamo facilmente l'ultimo chilometro per tornare al punto di partenza.

 

 

Distanza: 12,20 Km
Altitudine minima: 162 m
Altitudine massima: 476 m
Dislivello Totale: 566 m
Punto di Partenza e Arrivo: Parcheggio Via Casa Dino 600, 41052 Rocchetta MO
Tempo di Percorrenza: TREKKING 5h 00 min.
Procedere seguendo la traccia sul GPS in senso Orario.
Fonti: Erik De Grootwww.erlotoni.com, Sentieri del frignano (1:50000) SELCA editore 2004, OpenStreetMap. Percorso aggiornato al 2024.

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